per l’Arte

Recollection Iran di Walter Niedermayr

Testo di Walter Niedermayr

 

Istituire un dialogo tra il paesaggio urbano iraniano, sorto dopo la rivoluzione islamica del 1979 e caratterizzato in larga parte dall’influenza dell’architettura occidentale, e i siti storici e i luoghi culturali dell’antica Persia costituisce l’interesse centrale di questo mio lavoro. Vi sono possibilità di trovare delle connessioni tra passato e presente nell’attuale dibattito su cultura e architettura della società iraniana odierna?

Da questo punto di vista appare anche essenziale fare riferimento all’ambiguità del manifestarsi dei paesaggi urbani, ovvero l’impatto tra concezioni culturali orientali e occidentali (intenzioni e conseguenze) e l’imporsi di queste ultime con conseguente graduale abbandono della propria storia e tradizione culturale ed architettonica.

In questo rapporto teso tra storia della propria cultura, dottrina islamica e influenze dell’occidente,
che a livello politico sono considerate sgradite, scaturisce in particolare
nelle periferie dei paesaggi urbani l’imporsi dell’immagine occidentale.

Si solleva anche la questione di come possa verificarsi che un paese, nonostante i cambiamenti subiti in seguito a fatti storici e influenze di diverse epoche culturali, abbia saputo sviluppare diversi linguaggi architettonici e considerarli un patrimonio culturale, oggi nel dibattito culturale contemporaneo stenti ad attingere a questa ricchezza. In questo rapporto teso tra storia della propria cultura, dottrina islamica e influenze dell’occidente, che a livello politico sono considerate sgradite, scaturisce in particolare nelle periferie dei paesaggi urbani l’imporsi dell’immagine occidentale.

Il lavoro oscilla tra la bella apparenza di una cosiddetta realtà e la realtà dell’immagine, mira ad uno svelamento della rappresentazione mediatica nonché a favorire e precisare la percezione tenendo conto anche della dimensione collettiva. Fa riferimento a processi sociali, mostra sistemi instabili in spazi aperti e chiusi rinviando così a situazioni sociali e politiche.